Ero in Trentino, ero da poco arrivato, così andai a letto a riposare, perché ero stanco per le 4 ore di auto che avevamo percorso, ovviamente mi ero solo sdraiato a riposare, ma pian piano mi addormentai e mio zio mi mise una coperta sulle spalle. Dormendo mi introdussi all' interno di un incubo, dentro a quest' ultimo io stavo correndo spensierato sotto al prato di un nocciolo, subito dopo però scorsi delle uova gialle, ma gialle gialle, ricoperte da una membrana gelatinosa, mi abbassai per vedere cosa fossero. Mi sembravano normalissime uova, così me ne andai. Mentre me ne stavo andando però mi guardai dietro e vidi un serpente nero come il carbone che, all'apparenza, sembrava fermo ma, quando voltai di nuovo le spalle, si mise ad inseguirmi. Solo in quel momento capii che le uova erano le sue, così cercai di correre in casa ma appena toccai la porta mi svegliai e capii che era stato tutto un sogno.
Era oramai ora di cena, così scesi a mangiare con la faccia un po' sconvolta, finito di mangiare c'era ancora luce fuori, così decisi di chiamare il mio amico Daniel per dirgli se voleva andare a fare una passeggiata nei prati del mio amico Franco. Daniel accettò, così andammo. Arrivati dai cancelli elettrificati anti capriolo decidemmo di sfidarci in una gara di velocità. Aprimmo i cancelli e facemmo luna lunga corsa. Vinsi io però, arrivato a un certo punto, vidi una cosa nera e lunga. Esatto: era proprio un serpente, cominciai a sudare freddo e mi bloccai terrorizzato dalla paura, per fortuna, al contrario dell’incubo, il serpente se ne andò e io tornai a casa dove mi barricai in camera. Una strana coincidenza? Oppure no?