Era una splendida domenica di maggio, il cielo era azzurro e il sole scottava.
Come tutte le domeniche la mia squadra del cuore ovvero il Genoa, disputava la sua partita di campionato; avevo solo sei anni ma il ricordo è ancora vivo.
Era ormai da un po’ di tempo che non vedevo l’ora di poter andare allo stadio, prima di allora non ci ero mai stato, sebbene mio nonno e mio padre fossero grandi tifosi e andassero abitualmente allo stadio, senza mai portarmi, ritenendomi troppo piccolo per affrontare uno scenario così agitato e a volte pericoloso.
Era da mesi che aspettavo quel giorno. Il Genoa sfidava il Milan, era una partita molto sentita da entrambe le tifoserie infatti il clima era fantastico, la curva nord era piena di colori e ricoperta da striscioni e bandiere, sembrava di essere dentro un film.
Era ormai da un po’ di tempo che non vedevo l’ora di poter andare allo stadio, prima di allora non ci ero mai stato, sebbene mio nonno e mio padre fossero grandi tifosi e andassero abitualmente allo stadio, senza mai portarmi, ritenendomi troppo piccolo per affrontare uno scenario così agitato e a volte pericoloso.
Era da mesi che aspettavo quel giorno. Il Genoa sfidava il Milan, era una partita molto sentita da entrambe le tifoserie infatti il clima era fantastico, la curva nord era piena di colori e ricoperta da striscioni e bandiere, sembrava di essere dentro un film.
Sebbene siano stati in trasferta anche i tifosi rossoneri erano arrivati festosi e numerosi, tutto era come mi immaginavo, mi sentivo al settimo cielo e io, da vero tifoso quale sono, ero completamente vestito di rosso e blu. Era all’incirca mezz’ora prima del calcio d’inizio ed io, mio nonno e mio padre stavamo entrando in curva quando sentii partire i cori, era tutto fantastico, e l’intera tifoseria iniziò a sventolare sciarpe e festoni, i cori ebbero inizio. Quasi in simultanea l’arbitro diede il fischio d’inizio. Per il Genoa quella era una partita fondamentale, infatti se avesse vinto si sarebbe salvata matematicamente dalla retrocessione in serie B, potendo restare nel campionato più prestigioso, ovvero la serie A. La squadra ospite era nettamente la favorita ma ciò non sembrava impensierire minimamente la nostra squadra, infatti il Genoa fin dai primi minuti attaccò con costanza la porta avversaria, io ero quasi più attratto dai cori e dagli striscioni che dalla partita; mi sembrava di stare al Luna Park. Contro ogni pronostico dopo pochi minuti il Genoa passò in vantaggio con il goal del nuovo attaccante; in quel momento lo stadio e l’intera tifoseria, impazzirono, cominciarono tutti ad abbracciarsi a vicenda, i cori più forti che prima, sembrava di stare in un sogno. Mio padre mi prese in braccio e cominciò a riempirmi di baci, in quei momenti mi sentivo il bambino più felice del mondo.
Dopo mezz’ora di gioco il primo tempo finì; durante la pausa gli adulti, compresi mio nonno e mio papà, cominciarono a discutere di calcio insieme ad altri tifosi di cui fino ad allora non conoscevano neanche l’esistenza, cominciarono a parlare di tattiche di gioco e regole che io manco sapevo pronunciare, ciò però a me interessava poco, infatti io ancora ero incantato dall’esultanza dopo il goal, ero stupito di come tante persone che prima di allora non si conoscevano, grazie un semplice goal, si fossero messi ad abbracciarsi a vicenda.
Dopo all’incirca un quarto d’ora la partita ricominciò, Il secondo tempo non fu così tanto eclatante, nfatti non ci furono altri goal, ma ciò per il Genoa fu un bene infatti portò a casa una vittoria fondamentale.
Quel giorno tornai a casa con la convinzione di aver vissuto il giorno più bello della mia vita.
Dopo mezz’ora di gioco il primo tempo finì; durante la pausa gli adulti, compresi mio nonno e mio papà, cominciarono a discutere di calcio insieme ad altri tifosi di cui fino ad allora non conoscevano neanche l’esistenza, cominciarono a parlare di tattiche di gioco e regole che io manco sapevo pronunciare, ciò però a me interessava poco, infatti io ancora ero incantato dall’esultanza dopo il goal, ero stupito di come tante persone che prima di allora non si conoscevano, grazie un semplice goal, si fossero messi ad abbracciarsi a vicenda.
Dopo all’incirca un quarto d’ora la partita ricominciò, Il secondo tempo non fu così tanto eclatante, nfatti non ci furono altri goal, ma ciò per il Genoa fu un bene infatti portò a casa una vittoria fondamentale.
Quel giorno tornai a casa con la convinzione di aver vissuto il giorno più bello della mia vita.