Nel 1284, durante le lotte tra le repubbliche marinare, e più precisamente tra il 5-6 Agosto di quell'anno, presso l'isolotto della Meloria, avvenne una battaglia tra le flotte Pisana e Genovese, 100 furono le galee Pisane e 130 quelle Genovesi.
Lo scontro, che passerà alla storia come la "Battaglia della Meloria", vide la vittoria dei Genovesi, cappeggiati da Oberto D'Oria, contro i Pisani, guidati dal conte Ugolino. Dei pisani furono fatti 1272 prigionieri e 5000 morti. I Pisani una volta sbarcati in catene nel porto di Genova, vennero rinchiusi in un campo, al di fuori delle antiche mura, proprio perchè la puzza dei cadaveri non desse fastidio al popolo. I Pisani furono così lasciati a morire di fame per poi essere seppelliti sotto lo stesso campo, questo posto prenderà così il nome di "Campo Pisano".
Questo campo esiste tuttora sotto forma di piazzetta, circondato su due lati da case a schiera con le facciate dipinte a tinte pastello, tecnica che si chiama "selciato", la piazza si trova vicino all'attuale Via Eugenia Ravasco. Campo Pisano, rifatto nel 1992, è decorato con ciottoli di mare bianchi e grigi, tipica pavimentazione Ligure, in uso fin dal Medioevo, questi mosaici raffigurano le galee con le vele al vento e degli stemmi nobiliari.
Nella piazza, su una delle facciate delle case, si trova una targa commemorativa a perenne ricordo dei fatti.
Approfondimento
Al di là della tradizione legata alla presenza dei prigionieri pisani, nella zona di Campo Pisano, situata appena fuori della cinta muraria del Barbarossa, (manca verbo) fosse utilizzata come luogo di sepoltura per i forestieri,e probabilmente anche per i Pisani morti durante la prigionia.