Mistero nel bosco di Andrea L.

Il giorno di capodanno del 2016 mi trovavo con la mia famiglia in un paesino di campagna, distante più o meno un'ora e mezza da Genova. Io e i miei genitori eravamo arrivati la sera prima, verso le sei, per festeggiare la vigilia con alcuni amici di famiglia. Dopo le innumerevoli portate e le chiacchierate fatte a tavola, si fece tardi e il buio inizió a rendere l'atmosfera del paese piuttosto spettrale. Avevamo deciso di fare una passeggiata per digerire e sgranchirci un pò le gambe quando, tutto a un tratto, sentimmo degli ululati in lontananza. In quel momento la mia curiosità crebbe a dismisura: mi chiedevo che animale potesse essere. Quando mi dissero che si trattava di un lupo, pensai che sarebbe stato emozionante incontrarne uno di persona.
Immerso nei miei pensieri, continuai la camminata, ma non riuscivo a pensare ad altro: l'immagine di un lupo a poca distanza mi aveva proprio colpito. Dopo un’ora tornammo a casa e, conclusi i festeggiamenti, i mie genitori decisero che era arrivata l’ora di andare a dormire. Ero nel letto ma fuori dalla finestra i rumori della notte e della campagna si fecero sempre più forti, rendendomi sempre più curioso. Dormii bene e, una volta sveglio, feci colazione insieme a tutti gli invitati. Vista la bella giornata e la splendida natura che ci circondava, un’escursione era proprio quello che ci voleva: infilammo gli scarponi e, una volta presi gli zaini, partimmo per l'avventura. L’aria fresca mi faceva stare bene; immerso in quel paesaggio l’anno era iniziato alla grande, anche se le numerose spine rendevano un po' complicato il passaggio. Nonostante la fatica, continuavo a pensare a quello che era accaduto la sera prima. Per tornare indietro, ripercorremmo lo stesso sentiero dell’andata che già conoscevo a memoria infatti, dopo aver litigato con i miei genitori, mi staccai dal gruppo e proseguii da solo la mia discesa.
Camminammo per quattro chilometri e raggiungemmo il punto più alto della collina da dove vi era una fantastica vista. All’improvviso, sentii il rumore delle foglie calpestate; mi fermai in una piazzetta pensando che potessero essere altre persone che avevano intrapreso il nostro stesso sentiero ma fu in quel momento che una sagoma mi passò davanti, velocissima. Bastarono pochi secondi per capire quello che era successo: avevo appena incontrato un lupo. La sua fierezza e la sua bellezza mi avevano colpito ma allo stesso tempo mi spaventai e cercai rifugio dietro i cespugli, per la paura di essere visto.
Non sapevo cosa fare, non mi ero mai trovato in una situazione del genere; non sapevo se rimanere immobile oppure cercare aiuto, ma soprattutto se il lupo fosse ancora lì. Rimasi immobile per alcuni minuti dietro a delle cataste di legno, in modo da non poter essere visto, quando sentii nuovamente quel rumore. Pensavo di essere spacciato: ormai il lupo mi aveva trovato; ma delle voci mi distolsero da quell’idea: erano i miei genitori che mi stavano cercando. Corsi da loro per raccontargli quello che era successo, mentre il cuore batteva ancora forte. Tutti rimasero stupiti dal mio racconto ma erano consapevoli che non mi trovavo in pericolo: probabilmente quel lupo era ancora più spaventato di me.
Tornammo indietro ma la mia testa era ancora in quel bosco e l’idea di aver incontrato quel misterioso ma affascinante animale mi spaventava e terrorizzava allo stesso tempo. Ancora oggi ricordo perfettamente quell’immagine, un ricordo che custodirò per sempre: che avventura!