Il quadro che ho voluto descrivere è la " Gioconda" di Leonardo da Vinci, l'artista ha voluto sottolineare la forma singolare del viso della dama con una scollatura del vestito a madonna e una pettinatura da lui stesso forse consigliata. La Monna Lisa sembrerebbe avere un'espressione divertita che fissa lo spettatore con uno sguardo intenso. Ella ha un incarnato ambrato che si fa più roseo sulle gote, una bocca sottile che accenna un lieve sorriso, degli occhi leggermente a mandorla color nocciola, il tutto sottolineato da capelli castani che si fanno più ricci man mano che scendono adagiandosi sulle spalle.
Un occhio attento può notare un leggero velo che sembra racchiudere i capelli della dama. Da notare il forte contrasto tra luci e ombre presente nel quadro: la parte bassa del busto è dipinta con tonalità più scure che mettono in risalto le mani ma soprattutto il petto e il viso tratteggiati con colori più chiari e luminosi.
Ciò che ha reso quest' opera e il suo artista così famoso è il sorriso enigmatico sul quale sono state costruite tante interpretazioni e leggende. Alle spalle della dama si scorge un lago circondato da un paesaggio tormentato, composto da vallate e picchi rocciosi. Ciò che colpisce del paesaggio è l'assenza di villaggi o città, l'unico manufatto sembrerebbe essere un ponte, in lontananza.
Quello che mi colpisce è il contrasto tra la tranquillità interiore che sembra emanare la dama e l'asprezza del paesaggio circostante.
Approfondimento
Il quadro la" Gioconda" di Leonardo Da Vinci (1452-1519), conservato al museo del Louvre di Parigi, è il più celebre del mondo, anche se resta incerta l’identità della donna ritratta, una delle ipotesi è che il ritratto sia di Lisa Gherardini, moglie di Francesco del Giocondo, una delle famiglie più importanti di Firenze, presso la quale, in quegli anni Leonardo è ospite.
Si potrebbe pensare che il supporto sul quale è stata dipinta la
Gioconda sia una tela ma in realtà si tratta d’una
tavola lignea e, per essere ancora più precisi, di pioppo bianco di Lombardia.
Le sue dimensioni sono 77 per 53 centimetri, maggiori di ogni altro ritratto
creato da Leonardo Da Vinci, quest’ultimo mai dipinse su tela e, se oggi alcuni
dei suoi quadri si trovano su tela, è perché sono stati strappati dal legno e trasferiti.
Quest’opera ha subito molti
danni derivanti dall’umidità e dal normale trascorrere del tempo (parliamo di secoli) ma non solo, è stata oggetto di furto e di svariati tentativi di danneggiamento che temperatura costante.
Leonardo spesso dipingeva paesaggi rocciosi o fluviali, infatti, alle spalle della dama si può notare un lago circondato da picchi desolati. Questo panorama pare sia la trasformazione di un luogo preciso della Toscana, dove l'Arno supera le campagne di Arezzo e riceve le acque della Val di Chiana. Degli esperti infatti hanno notato che la Gioconda è seduta a ridosso di un loggiato e che sulla destra di quest'ultima si intravede un ponte, a schiena d'asino di stile romanico, identico al ponte a Buriano.
Leonardo spesso dipingeva paesaggi rocciosi o fluviali, infatti, alle spalle della dama si può notare un lago circondato da picchi desolati. Questo panorama pare sia la trasformazione di un luogo preciso della Toscana, dove l'Arno supera le campagne di Arezzo e riceve le acque della Val di Chiana. Degli esperti infatti hanno notato che la Gioconda è seduta a ridosso di un loggiato e che sulla destra di quest'ultima si intravede un ponte, a schiena d'asino di stile romanico, identico al ponte a Buriano.